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lunedì 13 ottobre 2008

Dal DNA al cognome....si può?

Nonostante diverse difficoltà, fra cognomi e cromosoma Y permane uno stretto legame, che attraverso un archivio dati di cognomi e cromosomi Y, potrebbe essere di notevole interesse per le ricerche forensi.

Fra i suoi fiori all'occhiello, l'Università di Leicester vanta la scoperta da parte di Alec Jeffreys della tecnica oggi utilizzata per l'identificazione delle persone con il DNA, ossia quella nota come impronta digitale genetica. Ora i suoi ricercatori stanno pensando di fare un ambizioso salto in avanti: trovare il modo di associare, con elevata probabilità, a un DNA anonimo un cognome.

La premessa della ricerca è la constatazione che in Gran Bretagna i maschi che portano uno stesso cognome hanno con elevata probabilità un qualche legame genetico e che tale probabilità è, ovviamente verrebbe da dire, più alta quanto più il cognome è raro.

"In Gran Bretagna i cognomi passano di padre in figlio. Una parte del nostro DNA, il cromosoma Y, che caratterizza i maschi, è anch'esso ereditato di padre in figlio, può quindi esistere un legame fra il cognome di un uomo e il tipo di cromosoma Y di cui è portatore. In linea di principio, il legame potrebbe essere semplice, in realtà tuttavia le cose possono essere più complesse. I cognomi britannici sono vecchi di centinaia di anni e possono avere molti fondatori. Eventi come adozioni, cambiamenti di nomi, e nascite illegittime rendono poi confuso questo legame".

"Oggi, con le tecniche genetiche è possibile isolare il cromosoma Y dagli altri e sperare di trovare un legame fra un particolare cognome e un particolare tipo di cromosoma Y", ha detto Turi King, la ricercatrice che ha condotto al ricerca. "Per cognomi come Smith che deriva da quello della professione di fabbro (blacksmith) più persone possono averlo preso in origine e quindi a esso invece di un solo tipo di cromosoma Y saranno associati più tipi di cromosoma Y. D'altra parte i nomi rari possono avere un unico fondatore e tutti quelli che lo portano discendono da lui e possono essere collegati in un unico albero familiare."

In ogni caso, però, la ricerca della King - che ha preso in esame 2500 uomini con 500 cognomi - ha mostrato che due maschi che abbiano lo stesso cognome hanno la probabilità del 24 per cento di condividere un antenato, probabilità che sale al 50 per cento nel caso di cognomi non comuni.

Secondo King la ricerca mostra dunque che fra cognomi e cromosoma Y permane uno stretto legame, che potenzialmente, attraverso un archivio dati di cognomi e cromosomi Y, potrebbe essere di notevole interesse per le ricerche forensi.

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